martedì 18 marzo 2008

Scienza&Tecnologia












Definizione più alta, suono migliore e memoria super: ecco come funziona il
nuovo disco ottico
La rivoluzione in un raggio blu
E fra 4 anni pronto l'Hdv, tecnologia "infinita" dell'ologramma

Tutti ci siamo chiesti che tipo di nuova tecnologia nascondesse il disco Blu Ray della cordata Sony&Co. che nei giorni scorsi ha vinto la battaglia contro Toshiba e Microsoft, imponendosi come standard per memorizzare e riprodurre filmati in alta definizione (Hd). ... Il formato Blu Ray interessa anche per l'enorme quantità di byte che possono essere archiviati su un singolo supporto ottico: da 25 a 50 GigaByte! Una memoria così "capace" era disponibile solo su Hard Disk fino a pochi anni fa.




... La corsa non è finita perchè all'orizzonte si profilano dischi 150 volte più capienti! Tutto è iniziato negli anni '80 allorquando fecero la loro comparsa i primi Compact Disk (CD): dischi ottici da 5 pollici (12 cm) con capienza fino a 750 MegaByte pari a oltre 500 floppy disk. Era una vera rivoluzione per quel tempo! Il CD-ROM consentì di immagazzinare informazioni multimediali. Dopo un decennio è stata la volta della conversione dei films: si è passati dalle cassette analogiche magnetiche VHS al formato digitale grazie alla nascita del formato DVD. Questa metamorfosi è avvenuta grazie all'utilizzo della tecnologia laser che consente di immagazzinare 5 GigaByte di informazioni equivalenti a un film della durata di 2 ore! Questa era l'era della media risoluzione. Siamo entrati nell'era dell'alta definizione: l'era del Blu Ray. Questa nuova tecnologia prende il nome dal raggio laser a luce blu che incide verticalmente i due strati (layers) di un polimero trasparente il cui spessore misura meno di un decimo di millimetro! ... Il raggio laser genera gli elementi fondamentali o 0 o 1 che formano i singoli bit dell'informazione. Ripetendo milioni di volte questo procedimento si ottengono files digitali. La capacità massima è di 25 GigaByte per ogni singolo strato equivalente a un film in alta risoluzione della durata di 120 minuti. Il sistema Blu Ray consente di incrementare ulteriormente la capacità a condizione di aumentare il numero degli strati. Sony ha realizzato prototipi con 8 layers da 200 GigaByte. Questo rimane per ora un tetto invalicabile dovuto alle limitazioni fisiche del raggio laser.




I produttori di supporti ottici stanno progettando i primi dischi Hdv (Holographic versatile disk). Questo sta avvenendo nel centro di ricerche IBM di Almaden in California. Il principio fisico di funzionamento di un Hdv è differente da quello menzionato precedentemnte: questa volta vengono impiegati due raggi laser, uno verticale e uno orizzontale. "Semplificando il processo possiamo dire che nelle coordinate d'incontro sotto la superficie del disco - afferma John Hoffnagle, ricercatore IBM - si genera il bit di informazione." Il risultato finale è ottenere una maggiore densità di memorizzazione che consente di creare dischi con capacità che può raggiungere i 3,9 TeraByte (migliaia di milioni di byte). Questo è un valore impressionante: è 800 volte superiore a quello di un comune DVD! "Tuttavia prima che gli Hdv arrivino in casa del consumatore dovranno passare 4/5 ani - afferma Michele Bando, esperto di storage in Imation Italia - perchè bisogna risolvere il problema della lettura dei dati archiviati."




liberamente tratto da Umberto Torelli - Corriere della Sera - sabato, 15 marzo 2008